bindCommerce permette di automatizzare il dialogo da e verso eBay in maniera particolarmente efficace, sia in fase di pre-vendita, che in fase di post-vendita.
Le funzionalità più usate sono le seguenti:
- Scaricare gli ordini
- Pubblicare inserzioni a prezzo fisso o in asta
- Modificare, chiudere e rimettere in vendita prodotti non venduti
Grazie alla sua struttura modulare, bindCommerce permette di comunicare con più account eBay, anche in più mercati (es. ebay.it, ebay.co.uk, ebay.com, ebay.fr, ecc...), mantenendo automaticamente sincronizzate le disponibilità di magazzino, Le procedure automatiche potranno ad esempio chiudere le inserzioni su ebay.com, ebay.fr e ebay.it se un bene disponibile in una sola unità viene venduto su ebay.de o su un negozio eCommerce esterno ad eBay.
Una funzionalità indispensabile quando si intende avviate la gestione di un account eBay già in funzione, è lo scarico delle inserzioni da eBay, per poterle "agganciare" ai prodotti (con corrispondenza fra l'etichetta persanalizzata eBay ed il codice del prodotto), e quindi poter procedere all'aggiornamento delle inserzioni senza necessità di chiuderle (in quanto in questo caso si incorrererebbe in perdita di visibilità delle stesse).
La configurazione iniziale dell’integrazione fra bindCommerce e eBay può essere eseguita in autonomia seguendo le istruzioni disponibili su questo sito.
Guida tecnica all'integrazione di eBay
Se lo desideri puoi comunque richiedere che il servizio di configurazione iniziale venga eseguita a progetto dal team bindCommerce. Ti invitiamo a contattarci per approfondire le tue esigenze.
eBay, dalla bolla del .net ad oggi
I costi di gestione per un server nel 1995 non erano incredibilmente accessibili, paragonati a quelli odierni, anche a fronte di un traffico ridotto. Siamo, d’altronde, alle radici dell’era digitale, nel medioevo del web.
Sostenere economicamente un sito web con traffico sostenuto in quegli anni, voleva dire investire una quantità di denaro non indifferente.
Era questo il contenuto della telefonata che Pierre Omidyar alla fine di quell’anno da parte del suo provider; se voleva mantenere in piedi AuctionWeb, un sito che metteva all’asta oggetti usati, rotti o di cui disfarsi, doveva effettuare un upgrade al suo abbonamento.
Omidyar accettò, introducendo un abbonamento a pagamento sul sito, per far fronte alle spese. Gli utenti non si lamentarono e continuarono a crescere.
La crescita vertiginosa
L’anno successivo, nel 1996, la piattaforma ospita oltre duecentocinquantamila aste, sottolineando come “lo scarto di qualcuno possa essere il tesoro di qualcun’altro”. Nel 1997 eBay superò i due milioni di aste, procedendo dopo pochi mesi a quotarsi in borsa, superando i cinquanta dollari ad azione. Omidyar e Skoll, neo-assunto presidente della compagnia, diventano miliardari.
La bolla dot-com
La crescita vertiginosa dell’azienda non si ferma e prosegue imperterrita, cavalcando appieno l’onda della bolla dot-com, la bolla di speculazione selvaggia sui nuovi servizi online e sulla nuova massa di utenti che aveva accesso a questi servizi.
eBay cresce in questo periodo e si diversifica, avendo come obiettivo quello di vendere praticamente ogni cosa. Quando la bolla scoppia, nel 2002, molte aziende nate sull’onda della speculazione crollano, altre, come Amazon ed eBay risentono solo momentaneamente della contrazione del mercato e il loro valore azionario cresce ancora.
Le acquisizioni
Alla fine dello stesso anno eBay assorbe completamente PayPal (oggi tornata indipendente), rendendolo uno dei suoi metodi di pagamento predefiniti e sviluppando a tutti gli effetti il servizio di money-transfer digitale che conosciamo oggi.
Negli anni che seguono le acquisizioni importanti continuano con Craig’s List, Skype (oggi di proprietà di Microsoft) e StubHub, tra le altre.
Come funziona?
Nell’arco del tempo le pratiche e le funzionalità della piattaforma si sono ampliate ed evolute, ma il business model di fondo è rimasto lo stesso ed è basato su due elementi principali: una tassa fissa per venditori professionali ed una percentuale sul prezzo di vendita per tutti gli articoli venduti tramite la piattaforma.
Le modalità e le percentuali variano moltissimo in base a numerosi fattori, il più rilevante tra i quali è la location fisica del venditore e di conseguenza le regole sulla tassazione a cui deve aderire.
Cosa si può vendere su eBay?
Qualunque cosa che rispetti i termini e le condizioni dell’azienda. Eccezion fatta, ad esempio, per armi, tabacchi o materiale per adulti illegale, la piattaforma può ospitare ed ha ospitato nel corso degli anni praticamente ogni sorta di prodotto.
Basti ricordare come il primo oggetto mai venduto tramite il sito sia stato un puntatore laser rotto, acquistato da un collezionista di puntatori laser rotti.
Rispettando le due modalità di vendita principali, “asta” o “compralo subito”, è effettivamente possibile ad oggi vendere ogni tipo di prodotto, fisico o digitale, e una vasta varietà di servizi. Ad esempio, è possibile acquistare su eBay likes per la nostra pagina Instagram, così come servizi di consulenza da parte di IBM.
Possiamo vendere il vecchio mobile che non ci occorre più, o anche un intero sito web. C’è stato anche chi ha provato a vendere il coniuge particolarmente lagnoso, ma per qualche motivo la transazione non si è conclusa, nonostante il successo dell’asta.
eBay Oggi
Ad oggi eBay è uno dei principali competitor nel panorama dei marketplace, presente in quasi tutto il mondo; per eBay, nonostante il suo ruolo da pioniere, si è rivelato impossibile penetrare in mercati di massa come quello Cinese ed Indiano, dominati da realtà locali molto forti.
Negli anni recenti la piattaforma si è espansa, assorbendo siti di annunci, come Kijiji ed abbracciando l’evoluzione tecnologica portata dall’intelligenza artificiale; dal 2017 è infatti possibile ricercare un prodotto su eBay caricandone la foto, similarmente al “cerca per immagine” di Google, utilizzando un complesso meccanismo di machine learning.
Cercare puntatori laser rotti non è mai stato così semplice!
Grazie per aver valutato questo contenuto.